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Caduta dei capelli: tipologie principali, cause e cosa fare

Aggiornamento: 3 feb



Donna che toglie i capelli da una spazzola

La caduta dei capelli è un fenomeno fisiologico. Il cuoio capelluto è formato da tanti follicoli piliferi, all'interno dei quali si formano i capelli che seguono un ciclo di vita suddiviso in tre fasi: crescita (durata dai 2 ai 6 anni), sospensione delle fasi vitali (durata dalle 2 alle 3 settimane), riposo (durata dalle 5 alle 6 settimane) e dopo circa 100 giorni il capello cade.


 

Quali sono le tipologie di cadute di capelli?

Esistono principalmente due condizioni che definiscono la caduta di capelli:

  1. Defluvium: caduta di capelli, di entità modesta, non massiva che comporta la perdita progressiva e definitiva del follicolo. I capelli che cadono saranno per la maggior parte perduti per sempre.

  2. Effluvium: caduta di capelli numericamente molto elevata e superiore alla norma. In questi casi non ci sono danni al follicolo pilifero e, in condizioni di buona salute, il fenomeno è benigno e assolutamente reversibile.

È possibile distinguere diversi tipi di caduta di capelli, i principali sono:

  1. Caduta occasionale, temporanea, tra cui: caduta di capelli stagionale; caduta di capelli dovuta a forte stress o shock emotivi; caduta di capelli dovuta a carenze alimentari; caduta di capelli post parto; caduta di capelli dovuta a trattamenti medici (es. chemioterapia).

  2. Caduta progressiva e prolungata, e può comparire a qualsiasi età;

  3. Alopecia androgenetica.

  4. Alopecia senile, dovuta al passare degli anni, e consiste in una perdita di densità e di massa della capigliatura.


 

Quali sono le cause della caduta di capelli?

La caduta dei capelli è un problema comune che interessa sia uomini che donne. Le cause della caduta dei capelli possono essere molteplici e includono fattori genetici, squilibri ormonali, malattie autoimmuni, stress sia fisico che psicologico, situazioni nevrotiche o depressive prolungate, interventi chirurgici, parto e allattamento, malattie infettive e febbrili, cattive abitudini alimentari, diete inadeguate, uso o abuso cronico di farmaci, trattamenti chimici aggressivi, ed eventuali altre condizioni mediche.

Nel migliore dei casi la caduta dura due o tre mesi, poi si arresta spontaneamente e talvolta improvvisamente, come tutto era iniziato e tutto ritornano alla normalità: i capelli cominciano a crescere più o meno completamente, ma il recupero ed il ritorno alla situazione precedente sarà lento


 

Cosa fare per fermare la caduta di capelli?

Quando si verifica o si è già verificato un diradamento e/o una caduta di capelli anomala, la soluzione è rivolgersi al tricologo, per capire se il problema è dovuto ad uno stato di salute passeggero della persona, oppure se è il segnale di una patologia in corso. L'esame più diffuso che si effettua nei casi di caduta di capelli è il tricogramma, che effettua un'analisi approfondita dello stato di salute del capello. In questo modo si hanno tutte le informazioni necessarie a fotografare la situazione ed agire di conseguenza con un percorso personalizzato da intraprendere, soprattutto per evitare fenomeni di cronicizzazione, che potrebbero poi essere irreversibili.

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